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Jacquemus
Polo

POLO DA UOMO

È la più formale delle maglie informali. Ovviamente, quando si pensa alle polo da uomo non si può non menzionare in primis le polo di Ralph Lauren che da sole definiscono uno stile casual e allo stesso tempo elegante. Che sia caratterizzata da tagli classici o da quelli più informali e contemporanei, la polo da uomo, da sempre rievoca il mondo dello sport. Oggi però, è tornata in voga anche in termini di street style che abbraccia pezzi di abbigliamento maschile più classici e di ispirazione prep e li eleva ad una versione più cool. La versatilità del capo ha coinvolto davvero tutti, grazie anche alla rinascita della moda anni '70. Dallo stile streetwear delle polo di Supreme e GCDS al lusso, come nei modelli di polo da uomo di Bottega VenetaTom Ford o ancora Brunello Cucinelli.

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La polo nasce come divisa per uno sport (il polo, ovviamente) e il fatto che sia ancora un'uniforme per i giocatori (da cui ci si aspetta rispetto delle regole di stile), ne mantiene inalterato il carattere corretto, anche fuori dal suo contesto sportivo. Questa specificità fa della polo da uomo un capo versatile che, a seconda del colore, della fantasia, delle combinazioni di colletti o bordi a coste, può passare dal campo da gioco all'ufficio, senza perdere credibilità. 
Riconoscibile per il colletto, che ne identifica il modello, la polo da uomo può essere dotata di due o tre bottoni, chiusura zip e maniche lunghe o corte. Altro tratto distintivo è la lavorazione del cotone in cui viene realizzata, detto piquet, che si contraddistingue per i microdisegni a rilievo dati appunto dalla particolare modalità di filatura. Ad oggi le polo vengono realizzate anche con cotone dalla lavorazione semplice o persino in altri materiali, ma il piquet resta sempre la scelta ideale data la texture che enfatizza il design della maglia.

Un flashback. Il presidente americano Jimmy Carter indossa, oltre alla camicia blu a maniche corte, anche una polo da tennis (faceva sport) durante i negoziati di Camp David (1978). Anche senza scomodare precedenti tanto illustri, si può considerare ammissibile la polo da uomo intorno a un tavolo di lavoro, specie nella versione monocolore, come ad esempio i modelli di polo di Kiton, da abbinare al soprabito monopetto, presentandosi in modo disinvolto, ma attento alla forma che rimane impeccabile. Da menzionare anche le polo di Tommy Hilfiger, le cui tendenze si riconducono allo stile americano classico, definito dall'azienda come "preppy with a twist" (traducibile come "fighetto con un estro in più”).

Nell’ambito della moda da uomo, quasi ogni marchio presenta nella propria collezione una linea di polo, punto fermo di stagione in stagione. Ovviamente ci sono brand che cercano di proporre modelli sempre più differenziati come ad esempio le polo di Alexander Mcqueen: casual, ma eleganti che si distinguono con qualche elemento decorativo come: logo, teschio oppure bretelle applicate o stampate sulle spalle.
Le polo da uomo di Homme Plissé Issey Miyake variano invece dai modelli classici fino a quelli realizzati con tessuti plissettati che da sempre caratterizzano l'anima del brand. Un'altra interpretazione d'avanguardia la troviamo nelle polo di Jacquemus che impreziosisce il taglio classico attraverso lavorazioni asimmetriche, sia per contrastare che, per accentuare la sobrietà del capo.
Se invece si ambisce ad un look casual chic, le polo da uomo Fay sono la scelta più azzeccata. Realizzate in diverse nuance e tessuti pregiati abbracciano a pieno l’idea del Made in Italy.

Altro marchio che punta sulle polo è Fedeli, che va oltre il classico modello proponendo anche la versione con manica lunga e abbottonatura completa, una sorta di camicia realizzata in cotone piquet dal gusto più casual e originale. Dal mood più tecnico sono invece le polo di RRD – Roberto Ricci Designs, che dona una vestibilità slim-fit e gioca con i dettagli come il logo a toppa sulla manica, i bottoni in colori a contrasto o piccoli bordini colorati lungo le estremità. 
Anche Paolo Pecora gioca con le righe, movimentando i suoi modelli di polo con abbinamenti di tonalità eleganti e raffinati.

Il dettaglio tecnico (la zip) non rende immediatamente casual la polo: al contrario, lo styling sportivo unito al formale, usato anche in passerella, ha il pregio di rendere moderni anche questo classico del guardaroba, elevandolo a capo più attraente per chi è meno disposto a infrangere le regole dello stile. Alcuni modelli di polo da uomo di Givenchy infatti, spiccano proprio per la presenza della zip e, indossati sotto un blazer elegante, creano un insieme disinvolto e alla moda che è allo stesso tempo sia elegante che casual.

Certo, le polo più disimpegnate sono quelle sportive come ad esempio le polo di North Sails. Anche il golf e la vela, oltre al polo, sono diversi contesti sportivi in cui la polo da uomo è indossata come divisa o come segno di appartenenza a un club. Se gli inizi del Novecento, con l'aspirazione a uno stile di vita salutare e sportivo hanno lanciato questo trend, i secondi anni dieci del Duemila ne hanno raccolto il testimone, esprimendo la necessità di un contatto più frequente con la natura e l'adozione di un abbigliamento consono all'ambito professionale ma versatile, per non perdere la possibilità di fruire, anche senza averlo preventivato, di una passeggiata al parco in pausa pranzo o di un apertivio dopo lavoro.

L’altro sport, in cui la polo è incontestabilmente il capo per eccellenza, è senza dubbio il tennis.
Nel 1926 infatti, il tennista francese René Lacoste indossò per la prima volta una sorta di t-shirt (che lui chiamò jersey petit piqué), simile al capo utilizzato dai giocatori di polo. A partire dal 1933 cominciò a realizzare queste polo da tennis dando vita non solo al suo omonimo brand la Lacoste, ma anche ad un vero e proprio movimento di tennisti che vollero seguire i suoi passi. Tra questi troviamo Frederick John Perry che fondò il marchio Fred Perry, e l'italiano Sergio Tacchini che, negli anni sessanta, diede impulso all'introduzione dei colori nell'abbigliamento tennistico, mondo sino ad allora dominato dal bianco.

Insomma, sarà perché è comoda e piacevole da indossare o sarà perché si ha la possibilità di avere uno stile semplice, ma inattaccabile allo stesso tempo, la polo da uomo ormai è decisamente un must-have irrinunciabile sia per i connaisseur, che per coloro che si affacciano a questo capo per la prima volta.

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