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Jimmy Choo

SNEAKERS DA DONNA

Sei stanca di indossare tacchi alti e scomodi? Allora sei nel posto giusto! La nostra vasta selezione di sneakers da donna è adatta ad ogni tipologia di stile e occasione d’uso.
Le sneakers di Valentino Garavani, ad esempio, sono perfette per un look più trendy e sofisticato, al contrario, se hai un animo più street, puoi scegliere tra le “off-court” e le “vulcanized” di Off White o le Blazer Mid di Nike. Se invece stai cercando qualcosa di più iconico, puoi optare per le sneakers di Gucci, i cui modelli, caratterizzati dalla stampa monogram, sono entrati ormai a far parte della storia contemporanea della moda. Insomma, qui su SHOPenauer accontentiamo ogni tuo desiderio!

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Versatili in ogni occasione, le sneakers o scarpe da ginnastica sono ormai diventate un must-have negli outfit di ogni donna moderna che si rispetti.
La prima scarpa da ginnastica vera e propria, composta da una suola in gomma e una tomaia in tela, è nata in Inghilterra nel 1850. La scarpa fu chiamata “Plimsoll”, poiché sui lati aveva una striscia di gomma bianca che richiamava, non volutamente, la linea di galleggiamento ideata proprio da Samuel Plimsoll e disegnata sulle fiancate delle navi, per evidenziare i limiti di sicurezza del carico. Proveniente dal verbo “to sneak”, che significa “sgattaiolare” il termine sneaker, fu coniato per la prima volta dal pubblicitario Henry Nelson McKinsey nel 1917 per descrivere le Keds, ispirato proprio dalla silenziosità di quella suola in gomma, che oggi è diventata la caratteristica fondamentale di questo tipo di scarpe.

Tutto ebbe inizio grazie a Charles Goodyear quando, nel 1839, inventò la gomma vulcanizzata, mediante un meccanismo che comprende l’aggiunta dello zolfo alla gomma riscaldata, trasformando quindi il tutto in una sostanza elastica, impermeabile e plasmabile, attraverso un processo che viene chiamato appunto “vulcanizzazione”. Alcuni storici affermano che le prime sneakers, non furono altro che un modo per sfruttare i sopravanzi di gomma provenienti da altre linee di produzione.

Negli anni ’20 le sneakers da donna erano esclusivamente utilizzate in ambito sportivo come testimonia Suzanne Lenglen, una campionessa del tennis, la quale si presentò al Torneo di Wimbledon 1919, sfidando le regole del dress code dell’epoca. Infatti, non solo indossava una gonna che lasciava scoperti i polpacci, ma sfoggiò inoltre, un paio di sneakers che subito dopo presero il nome di “Scarpe Lenglen”. Presentavano sempre una suola in gomma, ma il design era molto più affusolato, quindi innovativo rispetto a quelle in commercio in quei tempi.

Anche nei decenni successivi fino ad arrivare agli anni ’80, le sneakers da donna sono sempre state considerate come un pezzo da indossare esclusivamente per l’attività fisica, in quanto all’epoca, vigevano delle regole di stile imposte dalla società, che rendevano l’abbigliamento giornaliero molto più formale ed austero.
Nonostante ciò, è proprio in questo periodo che si fa strada un’azienda specializzata in sneakers: laGebrüder Dassler Schuhfabrik”.
Fondata in Germania, da Rudolph Dassler con l’aiuto di suo fratello Adolf, questa riscosse una grande popolarità soprattutto, quando sponsorizzò il corridore Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Il successo dell’azienda però, terminò poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, a causa di una lite che portò alla spartizione dell’azienda tra i due fratelli.
Adolf Dassler fondò il marchio Adidas (il cui nome deriva dall’unione dal suo diminutivo, "Adi", e le iniziali del suo cognome, "Das") mentre Rudolph Dassler creò Ruda (anche in questo caso un acronimo proveniente dalle prime due lettere rispettivamente del suo nome, "Ru", del cognome, "Da"), il cui nome fu poi cambiato in Puma
Nate esclusivamente per un pubblico maschile, ad oggi, non v’è una ragazza che non abbia o non abbia mai sfoggiato un paio di sneakers di Adidas o di Puma ai propri piedi!
Un primo esempio può essere sicuramente l’iconico modello Stan Smith, nato nel 1971 dalla collaborazione tra il tennista Stan Smith e Adidas, che ancora oggi, è considerato da molte ragazze un must-have insostituibile. Un’altro invece, sono le Puma X Cara De LavigneSuede Heart Collection” diventate popolarissime su tutti i social nel 2017.
Questo ci fa capire la forza di entrambi i brand e come nonostante il passare degli anni, riescano sempre a catturare l’attenzione del proprio pubblico attraverso l’unione tra tradizione e tecnologia.

Come già anticipato prima, il vero e proprio boom delle sneakers da donna avviene molto tardi, più precisamente negli anni ’80, quando si inizia a sperimentare il concetto di unisex nel mondo della moda. In questi anni infatti, i look non solo erano molto influenzati da un’estetica più sportiva, ma anche dall’idea di portare negli outfit femminili, quei codici stilistici legati unicamente al mondo maschile e, le sneakers, erano proprio uno di questi.
Ecco quindi che, abbinate a scalda muscoli e body flou, le scarpe da ginnastica iniziano a diventare uno di quei pezzi immancabili negli armadi delle ragazze degli 80s. 

Questo diede il via a uno dei fenomeni cult degli anni ’90: la “sneaker mania”.
Uno dei modelli più popolari di sneakers da donna erano le Converse Chuck Taylor che, grazie principalmente alle band di grunge rock come i Nirvana e i Pearl Jam, divennero 
un vero e proprio simbolo di appartenenza ad un nuovo movimento musicale e sociale.
Un’altro pezzo iconico degli anni ’90 sono le Gazelle di Adidas Originals. Lanciate originariamente negli anni ‘60, sono tornate prepotentemente di moda in un anno preciso, il 1993, grazie ad uno scatto dell’allora stella nascente Kate Moss, con ai piedi proprio un paio di Gazelle. La foto è piaciuta così tanto ai vertici del brand delle tre strisce, che hanno scelto di ingaggiare la Moss, anche per la nuova campagna di rilancio del 2016, portando come previsto, ad un nuovo aumento di popolarità di questo modello.

Le Spice Girls di Victoria Beckham, invece, lanciano un nuovo trend: quello delle Buffalo. Grazie a loro, questo un modello di sneaker, composto da suola platform, divenne non solo il simbolo del gruppo pop britannico, ma anche quello di milioni di ragazzine dell’epoca.
Per anni, le Buffalo sono rimaste impresse nella memoria di questa generazione, anche con un filo di nostalgia. Oggi, sono le ragazze contemporanee a riprendere in mano lo scettro di questa moda. Ebbene si, dopo ben 20 anni, ecco che ricompaiono sul mercato, ma sotto una vesta totalmente nuova, grazie soprattutto alle collaborazioni con brand del calibro di Junya Watanabe, Opening Ceremony e ovviamente, a quella con Vivienne Westwood.

All’inizio del nuovo millennio, ecco che un’altro modello di sneakers da donna scala la vetta del successo grazie all’influenza del mondo cinematografico. Con l’uscita nel 2003 del film “Kill Bill VOL. 1” di Quentin Tarantino, le Onitsuka Tiger diventano le protagoniste assolute di ogni outfit. L’attrice Uma Thurman, che nella pellicola interpreta un’ex killer in cerca di vendetta di nome Beatrix Kiddo, indossa nel film una tuta in pelle gialla e nera abbinata proprio ad un paio di Onitsuka Tiger nella medesima colorazione. Inutile dire che quelle sneakers divennero un’icona non solo del film, ma anche degli anni 2000 in generale.

Arrivando ai giorni nostri, abbiamo ormai capito come le sneakers da donna, siano un’elemento di vitale importanza, tanto da diventare un vero e proprio mezzo per comunicare il proprio status symbol.
Il primo vero brand di alta moda che ha avuto il coraggio di portare nel mondo del lusso, una scarpa che da sempre è stata legata al mondo dello sport, è stato Balenciaga. Il suo direttore creativo, Demna Gvasalia, da sempre riconosciuto come un’ottimo osservatore della società, è stato infatti in grado di trasformare le tendenze in prodotti e l’esempio più lampante sono le sue sneakers Triple S e Speed che, nel 2018 hanno letteralmente invaso tutte le bacheche di Instagram e Facebook (anche grazie a Chiara Ferragni che fu la prima influencer a postarle).

I veterani del mondo della moda non se lo sarebbero mai aspettato, ma questo fenomeno ha colpito anche un’altra maison francese, e stiamo parlando delle sneakers di Dior.
Le più iconiche sono le Dior B23, dalla suola in gomma e interni di tela con stampa monogram. Lo stesso brand ha poi collaborato con lo storico marchio di sneakers Jordan, con il quale, a fine Marzo 2020, lancia sul mercato un nuovo modello di sneakers: le Air Jordan 1.
Indossate da star del calibro di Travis Scott e Justin Timberlake, questo paio specifico è considerato il più desiderato e ambita dagli appassionati di streetwear e non solo, tanto da arrivare ad essere addirittura un pezzo da collezione.

Oltre al lusso, queste scarpe conquistano anche brand di avanguardia. Un esempio sono le sneakers di Alexander McQueen, marchio britannico che, influenzato da questo trend, ha riportato alla popolarità le suole platform ispirate agli anni ’90, fino a proporne più di 40 modelli, facendo di questa scarpa, prodotto di punta del marchio.

D’altro canto, per quanto riguarda invece la scena streetwear, troviamo le sneakers Yeezy, brand fondato da una collaborazione tra il rapper Kanye West e Adidas. Con le sue forme futuristiche, materiali inconsueti e una forte strategia di marketing, le Yeezy sono le scarpe più ricercate e desiderate dalla generazione Z.

Tramite “drop”, che in italiano significa lancio, il brand rilascia sporadicamente le nuove creazioni in numeri limitati e poco accessibili, facendo così, innalzare la richiesta e il desiderio da parte della clientela. 
Anche se il drop è principalmente legato allo streetwear, questa tecnica fu introdotta dal famoso brand di sportswear Nike intorno agli anni ’80, per il rilascio sul mercato delle sneakers di Jordan.
Le ormai famosissime sneakers di Nike rappresentano ad oggi un colosso nella produzione del brand. L’inconfondibile e iconico swoosh, applicato su ogni prodotto, negli anni è diventato simbolo di appartenenza ad un movimento che ha cambiato la concezione dello sportswear che, piano piano, ha conquistato anche il pubblico femminile. Un esempio è il modello Air force 1, creato in collaborazione con il giocatore di basket Bruce Kilgore come scarpa tecnica pensata per la pallacanestro, una vera e propria bomba di velocità e stabilità, il cui nome si ispirava all’aereo del Presidente degli USA. Ma già negli anni ’90 le Air Force 1 vennero sdoganate nei look di tutti i giorni dalle giovani ragazze newyorkesi che le indossavano con jeans baggy e t-shirt oversize.
Le scarpe invece che hanno dato il via ad una vera e propria tendenza sono le sneakers Air Jordan 1, sempre rilasciate da Nike, introdotte nel 1984, come segno di riconoscimento della liasion tra il brand americano e il campione di basket Michael Jordan.
Alte o basse non importa, ad oggi, sono ancora uno dei modelli più apprezzati e indossati, praticamente da tutte le donne di qualsiasi età.
Ciò che le rende così popolari è proprio la varietà di colori e materiali che soddisfano i gusti di tutti, per non parlare delle numerose collaborazioni, con brand come Off-White o The Attico che hanno visto le Air Jordan 1 cambiare totalmente aspetto.
I veterani del mondo della moda non se lo sarebbero mai aspettato, ma Nike è riuscita a coinvolgere in questo fenomeno, anche la maison francese Dior. Ad oggi, le sneakers Nike x Dior sono considerate le scarpe da ginnastica più desiderate e ambite dagli appassionati di streetwear, tanto da arrivare ad essere addirittura un pezzo da collezione.

Oltre al lusso, le sneakers da donna conquistano anche brand di avanguardia. Un esempio sono le sneakers di Alexander McQueen, marchio britannico che, influenzato da questo trend, ha riportato alla popolarità le suole platform ispirate agli anni ’90, fino a proporne più di 40 modelli, facendo di questa scarpa, prodotto di punta del brand.

Dior, Alexander McQueen e Balenciaga non sono gli unici, infatti, tutti i brand di alta moda propongono numerosi stili diversi di sneakers, basati sull’heritage e sui simboli della maison stessa.
Le sneakers di Burberry, ad esempio, sotto la direzione creativa di Riccardo Tisci, vedono l’iconico check stampato sia su modelli più strutturati come le Arthur, sia su modelli più semplici in tela. Le sneakers di Versace, invece, risaltano grazie all’iconica medusa, simbolo del brand ideato da Gianni Versace, stampata su una quantità infinita di modelli e in sfumature di colore differenti.
Sul mercato Made In Italy invece, molti sono i marchi specializzati esclusivamente in questo settore, come le sneakers di Golden Goose, nate nel 2000 da due giovani veneziani appassionati al mondo delle scarpe da ginnastica o Premiata, brand fondato nel 1991, da Graziano Mazza, che ha trasformato la piccola pelletteria di famiglia in un prodotto contemporaneo e acquistato in tutto il mondo.

Come abbiamo potuto vedere, le sneakers da donna rappresentano oggi, un grande passo avanti in termini di praticità, comfort ed estetica. Ognuna di noi è libera di indossarle come più preferisce: che siano sotto una minigonna, un paio di jeans e perché no, addirittura un vestito elegante. Ciò che veramente conta, è avere la possibilità di esprimere noi stesse e SHOPenauer è sicuramente il posto perfetto per poterlo fare!

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